venerdì 16 ottobre 2009

...anche oggi Pavese


da "Sfoghi"

O ballerina ballerina bruna,
o mia anima di carne appassionata,
mentre sotto le musiche e le luci
che paiono fatte, colla loro gloria
e i loro brividi intensi, solo per te,
tu muovi sempre uguale e sempre splendida
io nel buio lontanto mi divoro
e contorco febbrile, da distruggermi
nel rombo delle luci, con nell'anima
tutti gli strazi tesi nell'azzurro,
gli schianti e i grandi sogni lancinanti
levati in alto in alto addosso a te.

                                    25 Dicembre 1927

da "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi"

The night you slept

Anche la notte ti somiglia,
la notte remota che piange
muta, dentro il cuore profondo,
e le stelle passano stanche.
Una guancia tocca una guancia -
è un brivido freddo, qualcuno
si dibatte e t'implora, solo,
sperduto in te, nella tua febbre.

La notte soffre e anela l'alba,
povero cuore che sussulti.
Oviso chiuso, buia angoscia,
ebbre che rattristi le stelle,
c'è chi come te attende l'alba
scrutando il tuo viso in silenzio.
Sei distesa sotto la notte
come un chiuso orizzonte morto.
Povero cuore che sussulti,
un gorno lontanto eri l'alba.


da "Le febbri di decadenza"

O ricordo lontano,
ultima stella pallida
della mia notte atroce,
oserò mai strapparti
ciò che sola possiedi?

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